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Banneux-Notre-Dame
le Apparizioni
la prima: 15 gennaio 1933
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Banneux-Notre-Dame è un piccolo villaggio del comune di Louveigné,
nelle Ardenne, in Belgio; si trova a circa 20 chilometri a sud-est di Liegi, verso il celebre circuito
automobilistico di Francorchamps. All'epoca delle Apparizioni gli abitanti erano poco più di trecento, quasi tutti boscaioli o minatori di modeste condizioni.
Contrariamente a quello che viene da pensare, l'appellativo
Notre-Dame venne aggiunto all'originario semplice Banneux già all'epoca
della Prima Guerra Mondiale, quando le Apparizioni non erano ancora avvenute.
Il cambiamento fu deciso quale ex voto degli abitanti che durante
l'invasione tedesca di quel conflitto si erano rifugiati presso la "castellana" del luogo,
Clijnmans; fu questa a suggerire di promettere di modificare il nome del villaggio, se la Vergine li avesse protetti
dalle distruzioni della guerra che da quelle parti infuriava mica male (come
del resto poi avvenuto anche durante la "Seconda" Guerra Mondiale).
Ed è in margine a quel paesino, in un luogo chiamato La Fange ("il fango") che la Madonna si presentò a Mariette Beco, una bambina di dodici anni che lì abitava con la famiglia,
in una casa isolata.
Mariette era la prima di undici figli di Julien Beco e
di sua moglie Louise Wégimont. Andava maluccio a scuola (era in ritardo di due anni) anche per via che sovente restava a casa
per dare una mano; al catechismo peggio ancora, tanto più che la famiglia Beco, come molte del paese, era
piuttosto "indifferente" alla fede religiosa anche se conoscevano le
preghiere.
Era il 15 gennaio del 1933, una domenica di novantadue anni fa, verso le sette di sera e Mariette era vicina alla finestra in attesa del fratellino
Julien, uscito con altri ragazzi; fuori
faceva un freddo cane, soffiava un vento gelido e in terra c'era uno strato di neve ghiacciata. Ad un tratto Mariette scorse nel buio del giardinetto antistante la casa una bella signora risplendente di luce; la bambina chiamò la mamma e recitò qualche Ave Maria con un Rosario che aveva trovato per strada poco tempo prima. Alla mamma disse che la "signora" sembrava proprio la Vergine, anche per via della cintura azzurra uguale a quella del simulacro della Madonna
che era in chiesa. [nella foto a sinistra la casa della famiglia Beco davanti alla quale si può intravedere la figurina proprio di Mariette, nel punto dove
si era inginocchiata per gli incontri con la "Signora"].
Pochissimo tempo prima, dal 29 novembre 1932 al 3 gennaio 1933, a Beauring, presso Namur (Belgio occidentale), cinque ragazzini avevano avuto una lunga serie di Apparizioni (ben trentatré); vecchie cronache raccontano che si chiese allora un "segno di conferma" con una novena di preghiere terminata giustappunto il 16 gennaio.
La Visione fece un cenno di invito verso la bimba che avrebbe voluto andar fuori ma la madre,
che non vedeva niente, glielo impedì chiudendo anzi la porta a chiave; Mariette tornò allora alla finestra, ma la "signora" non c'era più.
Tre giorni dopo, il 18 gennaio, sempre alle sette di sera, Mariette pensò di uscire nel giardinetto senza dire nulla a nessuno; suo padre però se ne accorse e la osservò mentre pregava inginocchiata sul sentiero, rivolta verso la foresta. Ad un tratto Mariette tese le braccia verso la cima degli alberi: al di sopra degli abeti era apparsa la "Signora" che si avvicinò, fermandosi a qualche passo, su una specie di nuvoletta, sorridendo e muovendo dolcemente le labbra come in preghiera. Mariette continuò a pregare; dopo una ventina di minuti si avviò lungo la strada per Tancrémont, dietro l'apparizione che le aveva fatto cenno di seguirla; al padre disse "Lei mi chiama". Vi erano alcune altre persone che seguivano la scena.
La "Signora" guidò Mariette verso una piccola sorgente sul bordo della strada e le disse di immergere le mani nell'acqua, aggiungendo "Questa sorgente è riservata per me", poi salutò allontanandosi lentamente verso il cielo, fino a scomparire.
Anche il giorno successivo, il 19 gennaio, Mariette andò ad inginocchiarsi nel giardino gelato a pregare sottovoce; alla seconda "decina"
del Rosario alzò le braccia gridando "Eccola!" e finalmente si decise a chiedere chi fosse; "Io sono la Vergine dei Poveri" rispose la visione. Anche stavolta Mariette fu guidata alla sorgente e qui giunta chiese "Bella Signora, voi ieri avete detto: 'Questa sorgente è riservata per me'. Perché per me?" pensando che 'per me'
si riferisse a lei, Mariette. Sorridendo, la Vergine chiarì "Questa sorgente è per tutte le nazioni... per gli ammalati" e si allontanò al di sopra degli alberi.
Dal 13 maggio 1950 a Banneux è divenuta consuetudine la benedizione degli ammalati con una celebrazione che viene ripetuta la prima domenica di maggio e la prima di ottobre.
Del tutto simile la quarta Apparizione, il giorno successivo, quando la Vergine chiese la costruzione di una piccola cappella. Poi fino all'11 febbraio non accadde più nulla; cioè Mariette usci puntualmente in giardino ogni sera alle sette, malgrado il freddo, e malgrado non mancassero pioggia e neve. "Ella mi chiama".
La cappella fu costruita subito e benedetta già il 15 agosto dello stesso anno.
La strada venne chiusa al traffico nel 1959 e
divenne proprietà dei Santuari; sulla strada tre stelle bianche ricordano le
soste che la Vergine faceva avviandosi verso la sorgente.
La fonte come si presenta ora e la Cappella della Apparizioni costruita
in quello stesso anno
(la statua fu realizzata da tale Dupont di Brugge, su indicazioni di Mariette) sotto: la cappellina e la casa dei Beco all'epoca dei fatti e pochi anni fa (la spazio per i fedeli è all'aperto, come nelle altre strutture di quel luogo) La fede della ragazzina fu premiata l'11 febbraio, un sabato; come al solito il giardinetto dei Beco era spazzato da vento gelido. La Vergine dei Poveri finalmente apparve, guidò la bambina alla solita sorgente dicendo "Io vengo ad alleviare la sofferenza". Ormai la notizia era circolata in paese e vi erano sempre alcune persone ad osservare quello che faceva Mariette;
anche il parroco Jamin era informato delle "asserite apparizioni" e chiese "una prova".
Mariette riferì la richiesta alla Vergine la volta seguente (15 febbraio) ottenendo in risposta un semplice "Credete in me, io crederò in voi", confidando un segreto a Mariette e aggiungendo di pregare molto.
[a destra: Mariette con un fratellino all'epoca delle Apparizioni]
Ultime due Apparizioni il 20 febbraio e il 2 marzo; in particolare l'ultima volta la Vergine non era più sorridente;
Stava diluviando ma quando apparve la pioggia cessò di colpo; Lei disse di essere "la Madre del Salvatore Madre di Dio" e raccomandò una volta di più di pregare molto. Quindi si congedò definitivamente con un "Addio".
Mariette non aveva mai avuto dubbi, sin dalla prima sera e la sua
vita era profondamente cambiata. Da scontrosa e ribelle divenne serena e
rispettosa e prese a frequentare regolarmente la Santa Messa (come suo padre,
che aveva ritrovato la Fede fin dall'inizio della grande esperienza della primogenita).
Se Mariette non aveva mai dubitato, la gente, i sacerdoti, il Vescovo furono più cauti. Ma
era pur vero che la sorgente guariva
mali inguaribili e specialmente guariva le anime, molte anime! Il Vescovo di
Liegi, monsignor Louis-Joseph Kerkhofs, tuttavia, non si pronunciò se non nel 1942 per
autorizzare il culto della Vergine dei Poveri; l'autenticità senza riserve delle otto apparizioni
fu riconosciuta dalla Chiesa il 22 agosto 1949 tramite lo stesso vescovo il
quale aveva ricevuto l'incarico di occuparsi del caso dalla Santa Sede. Ma la
particolare devozione della Vergine Maria in quel luogo era iniziata subito
dopo le Apparizioni, così come le guarigioni.
L'Ospitalità (unica costruzione grande) e due delle cappelle immerse nella foresta, come altri luoghi di devozione del complesso.
Anche la casa dei Beco, la Cappella delle Apparizioni e la Sorgente sono nascoste dagli abeti, a sinistra della panoramica. Diversamente da Bernadette e da Lucia, le quali dopo le
Apparizioni di Lourdes e di Fatima erano entrate in convento, Mariette Beco
fece vita secolare ma molto riservata, dapprima lavorando in una clinica di
suore, poi creandosi una propria famiglia. È
morta il 2 dicembre 2011, ormai novantenne, nella casa di riposo intitolata alla
Madonna dei Poveri. Si definiva una semplice "postina" di un messaggio che,
dopo averlo trasmesso, non aveva alcuna importanza.
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aprile 2012 (pag. 3135) |
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