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Immacolata Concezione
della Beata Vergine Maria
(solennità: 8 dicembre)
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Santa Messa e Santo Rosario meditato con l'Unitalsi. domenica 8 dicembre. [il volantino] Nel rito ambrosiano la celebrazione della solennità dell'Immacolata Concezione di Maria, quest'anno viene posticipata di un giorno, al 9 dicembre, ad evitare la coincidenza con la domenica, giorno del Signore (solo domenica è giorno di di precetto). |
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Nel riquadro soprastante è il paragrafo centrale della costituzione apostolica Ineffabilis Deus
con la quale Pio IX proclamò il dogma dell'Immacolata Concezione di Maria;
era l'8 dicembre 1854 e quel giorno è diventato una delle maggiori
solennità dedicate alla Madonna.
Come si parla di Immacolata Concezione il pensiero vola a Lourdes, dove la Madonna si era presentata a Bernadette
dicendo "Que soy era Immaculada Councepciou" (che si legge "che sòi èra
Immaculàda Concepsiòn" e significa "Io sono l'Immacolata Concezione").
Le chiese orientali sin dai primi secoli esaltavano la Madre di
Dio ponendola al di sopra del peccato originale. Ma nella Chiesa
cattolica di Occidente la convinzione che Maria sia stata concepita immune
dal peccato originale non è così antica e si è fatta strada lentamente;
dapprima trovò opposizione anche fra i maggiori teologi, non ultimo Sant'Agostino e per più
di un motivo. Limitiamoci ad accennare che per taluno la concezione senza
peccato originale sembrava inconciliabile con la Redenzione che sarebbe stata
operata successivamente da Cristo; accettare l'idea che Maria fosse stata
concepita senza peccato originale sarebbe stato come accettare l'idea che
"qualcuno" fosse stato fuori dalla Redenzione universale. Un'altra teoria era che ciò non era
possibile essendo la sua concezione avvenuta attraverso un atto naturale dei
suoi genitori, Gioacchino ed Anna (santi).
Dobbiamo probabilmente ascrivere a Sant'Anselmo di Aosta, poco
dopo l'anno 1000, i primi orientamenti verso la definizione del dogma.
Si tratta di Sant'Anselmo "di Canterbury", che prima di andare in
Inghilterra era stato abate di Notre-Dame du Bec, in Normandia, ma era di
Aosta tanto che i suoi concittadini ignorano del tutto quel "di Canterbury"
che solitamente ne accompagna il nome e che ovviamente non figura neppure sul
monumento che gli hanno eretto vicino alla piazza principale della loro
città.
Ma la svolta si deve al frate francescano John Duns, detto Scoto (perché
scozzese) o anche Dottor Sottile, il quale riuscì a superare lo
scoglio dottrinale della Redenzione universale - e quindi anche di Maria -
con una sottile ma convincente distinzione. Anche la Madonna era stata
redenta da Gesù, ma con una Redenzione "preventiva" prima che Anna e
Gioacchino la concepissero. Ella fu così preservata dal peccato originale in
previsione dei meriti del suo Figlio divino. La
formula coniata da Scoto fu Potuit, decuit, fecit, cioè conveniva,
era possibile, e dunque fu fatto. Dio aveva il potere di preservare
Maria dal peccato originale (e
non solo di purificarla), era conveniente che
lo facesse, dunque lo fece.
John Duns "Scoto" è stato beatificato il 20 marzo 1993 da Giovanni Paolo II,
che lo ha definito "dottore dell'Immacolata"; il
predecessore Paolo VI aveva usato la definizione di "Dottore Sottile e
Mariano". Scoto è sepolto nella chiesa francescana di Colonia, in Germania (a destra: bassorilievo nel Santuario di Greccio, Lazio).
John Duns morì nel 1308 e dopo di lui finalmente la dottrina dell'Immacolata fece grandi progressi
mentre la sua devozione andava diffondendosi anche grazie a molti
predicatori, fra i quali rammentiamo San Bernardino da Siena; dal 1476 il
Calendario Romano incluse la festa della Concezione di Maria. Papa
Alessandro VII inserì la festa nel calendario della Chiesa universale con la
bolla Sollicitudo omnium ecclesiarum dell'8 dicembre 1661.
(note verso in fondo)
Poi vennero le apparizioni a Catherine Labouré a Parigi, nel 1830;
durante una di queste il capo di Maria era circondato dalle parole "O
Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a Voi".
L'episodio spinse molti vescovi a sollecitare papa Pio IX perché definisse il
dogma.
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Sono moltissime le congregazioni religiose che hanno
sottolineato fin dal loro nome una particolare devozione a Maria
ricordata con il titolo di Immacolata, così come sono moltissime le
località ove la celebrazione della solennità dell'Immacolata viene
accompagnata da manifestazioni esteriori di feste di popolo legate a vecchie tradizioni.
Qui ricordiamo l'omaggio alla statua della Madonna
in Piazza di Spagna, a Roma; non è tradizione antica ma si è affermata
come se lo fosse.
La statua dell'Immacolata - posta in alto su una colonna - fu inaugurata e benedetta da
papa Pio IX l'8 settembre del 1857, tre anni dopo che lui stesso aveva
proclamato il dogma. Fu poi Pio XII che prese ad inviare dei fiori
come omaggio in occasione della solennità dell'8 dicembre.
Pio XII era solito non lasciare la Città del Vaticano
salvo per recarsi a Castel Gandolfo.
Fu papa Giovanni XXIII che per primo andò ai piedi
della statua per offrire un cesto di rose bianche, esempio poi seguìto dai
suoi successori, che vengono accolti ai piedi della colonna dall'ambasciatore di Spagna presso la Santa
Sede.
L'ambasciatore riceve il Papa in pompa magna indossando
la tenuta ufficiale con tanto di giacca con le code e feluca in testa facendo un
po' da padrone di casa: proprio lì è la sua Residenza e in fondo Piazza
di Spagna godette in passato del beneficio dell'extraterritorialità .
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in Piazza di Spagna l'8 dicembre
Quel giorno innanzi alla colonna è tutto un susseguirsi di omaggi da parte di moltissime comunità romane, sia religiose sia laiche a partire dai Vigili del Fuoco che già di prima mattina salgono lassù per porre i loro fiori proprio in braccio alla Madonna.
La colonna è opera dell'architetto Luigi Poletti; sul grande basamento sono quattro statue raffiguranti Mosè, David, Isaia ed Ezechiele e quattro bassorilievi raffiguranti la definizione del dogma; la colonna - alta più di 11 metri - regge la statua della Vergine Immacolata. Il tutto è alto più di 29 metri. All'inaugurazione presenziarono quasi 250 tra vescovi e alti prelati e quasi tutto il Sacro Collegio. Per il Papa ed il seguito era stata predisposta un'apposita tribuna neoclassica, con una struttura provvisoria accostata al Palazzo di Spagna (sede dell'Ambasciata di Spagna presso la Santa Sede; la più antica - 1647 - ambasciata al mondo).
Quel giorno nel 1857 e un giorno vicino a noi
La visita del Papa all’Immacolata di Piazza di Spagna prevede un momento di preghiera, quale espressione della devozione popolare.
L’omaggio all’Immacolata comprende, tra l’altro, il gesto della presentazione dei fiori, la lettura di un brano della Sacra Scrittura e di un brano della dottrina della Chiesa, preghiere litaniche e alcuni canti mariani, come il Tota pulchra.
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Fra le tante chiese intitolate all'Immacolata è doveroso citare la Cattedrale di Pechino, localmente nota come Nantang (Cattedrale meridionale); l'attuale chiesa risale al 1904 ma la prima (che fu anche la prima chiesa in assoluto nella città) risale al 1605 quando fu edificata per iniziativa del gesuita italiano Matteo Ricci (in cinese: Lì Mǎdòu). Più modestamente a Cornaredo abbiamo la Casa Maria Immacolata, in via Roma, sorta nel luogo ove era stato il primo Oratorio di Cornaredo, intitolato a San Gaetano.
LE IMMAGINI non descritte nel testo:
In alto L'Immacolata di Giambattista Tiepolo (olio
su tela, 1767/1769) conservata al Museo del Prado di Madrid. È la più
classica raffigurazione della Madonna Immacolata che calpesta il
serpente del peccato ed è incoronata dalla colomba dello Spirito Santo e circondata da angeli e da alcuni dei simboli mariani (il ramo di gigli, la palma, la fonte e lo specchio). L'opera
fu commissionata al Tiepolo dalla Casa Reale spagnola per la chiesa di San
Pasquale di Aranjuez, nella Nuova Castiglia.
La prima delle due immagini affiancate è la Inmaculada de Soult
(olio su tela, 1678) di Bartolomé Esteban Murillo conservata al
Museo del Prado. L'opera prende il nome Soult dal generale francese che
nel 1815, durante la campagna di Napoleone in Spagna, se l'era portata a Parigi da dove è tornata solo nel 1940. Murillo ha raffigurato
l'Immacolata anche in altre celebri opere.
L'immagine di destra riproduce L'Immacolata, olio
su tavola di Piero di Cosimo (più esattamente: Piero di Lorenzo Ubaldini, anno 1505 ca.), conservato alla
Galleria degli Uffizi, Firenze. La Vergine è attorniata da San Giovanni
evangelista, San Filippo, Santa Caterina d'Alessandria, Santa Margherita
d'Antiochia, Sant'Antonino e San Pietro. [torna su]
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marzo 2012 (pag. 3122) |
- invio alla redazione di segnalazioni su questa pagina -
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gr. 3707 |