RE:
Ah! Ecco un suddito! Avvicinati che ti possa vedere meglio
PICCOLO PRINCIPE:
Sire, scusatemi se vi rivolgo una domanda.
RE:
Ti ordino di rivolgermi una domanda.
PICCOLO PRINCIPE:
Sire,...su che cosa regnate?
RE:
Su tutto.
PICCOLO PRINCIPE:
E le stelle vi ubbidiscono?
RE: Certamente.
Mi ubbidiscono subito. Non permetto l'insubordinazione.
PICCOLO PRINCIPE:
vorrei tanto vedere un tramonto...fatemi
questa gentilezza...Ordinate al sole di tramontare...
RE:
Se ordinassi a un generale di volare da un fiore all'altro come una farfalla,
o di scrivere una tragedia, o di tramutarsi in un uccello marino, e se il generale
non eseguisse l'ordine ricevuto, chi di noi sarebbe in errore? Il generale o
io?
PICCOLO PRINCIPE: Voi.
RE: Esatto. Bisogna esigere da ciascuno quello che ciascuno può dare.
Ho il diritto di esigere ubbidienza perchè i miei ordini sono ragionevoli.
PICCOLO PRINCIPE:
E allora, il mio tramonto?
RE:
avrai il tuo tramonto. Lo ordinerò. Ma conformemente alla mia arte di
governo, aspetterò che le condizioni siano favorevoli.
PICCOLO PRINCIPE:
quando lo saranno?
RE:
Ehm, ehm! Sarà verso...verso...sarą questa sera verso le sette e quaranta.
E vedrai come sarò obbedito a puntino!
PICCOLO PRINCIPE:
Non ho pił niente da fare qui. Quindi mi rimetterò in viaggio........