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In vista del Carnevale
(dal Parroco)
- febbraio 2025 -
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Il termine Carnevale ha un’origine medioevale e compare per la prima volta in un atto redatto
a Subiaco nel 965 ad indicare il periodo che precede la Quaresima in cui era vietato cibarsi
delle carni.
Carnem-levare: vietata la carne in Quaresima; ci si abbuffava di essa soprattutto nell’ultima
settimana precedente – detta ‘grassa’ durante festini e banchetti a base di carne, in
particolare maiale, ammazzato a gennaio/febbraio generalmente. In seguito si aggiunsero
avvenimenti folcloristici e così il Carnevale divenne un ‘moderno’ capodanno. E’ proprio in
questo periodo che si usò far iniziare l’anno a Pasqua (in Francia) o con l’annunciazione (25
Marzo a Firenze). Ciò fece si che il Carnevale divenne un avvenimento pubblico sempre più
importante. Già nel XI secolo in varie città dell’Europa si svolsero manifestazioni pubbliche e
feste, quali palii e gare tra città come pure tra i quartieri/rioni di una stessa città. A partire
dal Trecento si diffuse la moda dei balli, giostre e tornei carnevaleschi, mentre le feste
mascherate e i carri allegorici fecero la loro comparsa nel Quattrocento. Solo più tardi
nacquero le maschere: a Venezia dalla metà del Seicento.
Fin qui la storia.
Da notare il legame Medioevo e Carnevale. Ma non erano quelli ‘secoli bui’? Questa è un’altra
‘invenzione’ del 1700 per denigrare i secoli precedenti: loro soltanto erano gli ‘illuminati’,
tutti gli altri avvolti nel buio dell’ignoranza. Come si vede la realtà è ben diversa.
E oggi?
Innanzitutto sembra passato il periodo nel quale all’insegna del ‘ a Carnevale ogni scherzo
vale’ si gettavano addosso alle persone malcapitate uova, farina e altro oppure ci si travestiva
in modo volgare e offensivo.
Le sfilate attuali sono ordinate ed educate, tranquille per tutti e gestibili da parte delle forze
dell’ordine. Probabilmente ciò è dovuto anche al fatto che l’interesse per il Carnevale pare
essere meno vivo rispetto al passato. In secondo luogo va rilevato il desiderio di trascorrere
insieme la serata di sabato in serena armonia e sana felicità espresso da molti, famiglie intere,
anziani soli. Le prenotazioni alle due serate organizzate dagli oratori si sono esaurite
nell’arco di poche ore, al punto che gli organizzatori hanno aumentato il numero dei posti.
Purtroppo gli spazi sono limitati e non è stato possibile soddisfare tutte le richieste.
Paradossalmente ciò è un buon segno: rivela la volontà e il bisogno delle persone di (tornare
a …) stare insieme, a segnale che i ‘nostri’ ambienti sono considerati ancora luoghi di sana
aggregazione. L’annuncio del Vangelo passa anche da qui: seminare è il nostro compito.
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da ''InCammino Insieme'' n. 9 del 2 marzo 2025
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febbraio 2025 pg. 41873 - gr.24000 |
- invio alla redazione di segnalazioni su questa pagina - www.comunitasantiapostoli.it/par/dd/dd_carnevale.asp |