|
Assunzione
della Beata Vergine Maria
- solennità: 15 agosto -
|
Terra Santa - In questa pagina ci si sofferma su uno dei luoghi più significativi nella Terra di Gesù e ci è venuto di ripensare all'ultimo pellegrinaggio che le nostre Parrocchie hanno compiuto all’inizio del 2018 nella Terra di Gesù; ne riproponiamo il "fotoracconto" che fu realizzato all’epoca, con la speranza di poter ripetere presto quella bella esperienza. Lo riproponiamo soprattutto perché quando questo succederà, cioè quando potremo tornare laggiù, sarà il segno che nella Terra di Gesù sarà finalmente tornata un po' di pace. La nostra è una preghiera. |
Pertanto, dopo avere innalzato ancora a Dio supplici istanze, e avere invocato la luce dello Spirito di Verità, a gloria di Dio onnipotente, che ha riversato in Maria vergine la sua speciale benevolenza a onore del suo Figlio, Re immortale dei secoli e vincitore del peccato e della morte, a maggior gloria della sua augusta Madre e a gioia ed esultanza di tutta la chiesa, per l'autorità di nostro Signore Gesù Cristo, dei santi apostoli Pietro e Paolo e Nostra, pronunziamo, dichiariamo e definiamo essere dogma da Dio rivelato che: l'immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo |
a Gerusalemme
Tomba di Maria
Basilica della Dormizione
(le foto sono del pellegrinaggio del 2018 della nostra Comunità Pastorale - vedi )
|
Le celebrazioni tradizionali legate all'Assunta sono tantissime, spesso con marcata connotazione "temporale" che ne ha fatto anche eventi di costume fortemente radicati. Se ne possono accennare solo alcuni.
A Fermo (Ascoli Piceno) la Cavalcata dell'Assunta ha radici che risalgono forse al 1149 ma forse anche prima; ha i suoi momenti
clou dal giorno 13 e si conclude con la Corsa del Palio fra le dieci contrade cittadine che si contendono un artistico drappo (il "palio", appunto). Ma già da fine luglio c'è un fitto calendario
di eventi.
A Silvi, grosso paese dalle parti di Teramo, la processione con
la statua della Madonna parte dalla chiesa di Santa Maria Assunta per
proseguire a bordo delle barche da pesca
A Messina e a Palmi (in Calabria) tradizionali sono le
Vare; la
Vara è una "macchina" altissima
con l'aspetto di una
sorta di nuvola che vuole rappresentare l'Assunzione della Madonna in Cielo e
che viene portata in processione. Per molti Messinesi quell'alta piramide
(tonnellate di legno, ferro e cartapesta) che viene portata in processione è
il simbolo stesso della città; se è vero che sono poche centinaia i "tiratori"
che orgogliosamente impugnano le funi per il traino è anche vero che la pesante
"macchina" sembra che avanzi sospinta dal grido
Viva Maria che si leva da una folla
sterminata. La Vara di Palmi, alta una quindicina metri (una casa di cinque
piani),
incorpora dei marchingegni per rappresentare il roteare degli astri e prevede
numerose figure viventi. Pesante
com'è, viene trainata da duecento giovani delle diverse "corporazioni" (ma sono
ammessi "volontari"), mentre sulla struttura trovano posto i dodici apostoli e
un Sacerdote con chierichetti; in cima sta un giovanottone che rappresenta il Signore
in attesa della Madonna che sale
(chiamata l'Animeddha, impersonata da
una bambina) sospinta verso il Cielo dagli Angeli (bambine di dieci anni o giù
di lì).
La Vara di Palmi si muove
ad un colpo di cannone, non proprio il 15 agosto, ma più tardi, alla
conclusione di diversi giorni di festa (foto a lato).
A Sassari la Festha Manna (la "festa grande") della città è la
Faradda di li Candareri (Discesa dei
Candelieri); il rito è caratterizzato dalla processione danzante di grandi
colonne lignee simili a ceri o candelieri portati dai
gremi (corporazioni dei mestieri)
lungo le maggiori
vie cittadine per lo scioglimento di un voto fatto dai Sassaresi nel 1582 a
quella che chiamavano la Madonna
di Mezz'agosto. All'epoca la città era flagellata da una grave pestilenza che
secondo la tradizione ebbe fine proprio il 15 agosto.
In Sardegna vi sono altre numerosi feste simili: le più note sono
le sfilate dei Candelieri di Ploaghe (anche per del Corpus Domini) e di
Iglesias, e l'Essida de sos Candalereis
di Nulvi.
Tipica la celebrazione che da secoli avviene a le Grazie, in quel di Curtatone, per la cui antichissima Fiera
(risale al 1425, voluta dal marchese Federico Gonzaga) intervengono numerosi (e bravissimi) madonnari,
cioè artisti "di strada" che realizzano bellissimi disegni a gesso sul
piazzale del Santuario dedicato all'Assunta; questi artisti cominciano a
lavorare la sera della vigilia, dopo la benedizione dei loro gessetti da
parte del vescovo di Mantova e danno ormai vita ad un vero concorso.
Ma in giro c'è anche qualche cosa che di religioso ha pochino, ma
che tuttavia una dedica alla Madonna la vuole ugualmente. Il Palio di Siena
che si corre il 16 agosto è appunto il Palio
dell'Assunta; vero è che in questa manifestazione tutta particolare, il
cui spirito si può "tentare di capire" solo andando a Siena, a prevalere
è l'accesissimo campanilismo fra le diciassette Contrade della città. Ma è anche vero che
il palio (che i senesi chiamano cencio o
drappellone) che viene
assegnato alla Contrada vincitrice reca sempre l'immagine
dell'Assunta "vista" in modo sempre diverso ma comunque sempre presente e
dominante.
Il Palio viene realizzato ogni volta da un pittore
diverso; ne proponiamo alcuni.
E il Ferragosto? Quello
proprio non c'entra nulla, a parte la coincidenza della data. Il Ferragosto è
una festa laica molto antica il cui nome viene dal latino
Feriae Augusti, cioè feste di
Agosto; nacque come momento di festa dopo la fine dei lavori agricoli estivi,
prima della ripresa autunnale. Semmai gli si deve la tradizione della "merenda fuori porta",
un po' abbandonata ai giorni nostri.
|
luglio 2017 (pag. 3120) |
- invio alla redazione di segnalazioni su questa pagina -
www.comunitasantiapostoli.it |
gr. 3709 |