Parrocchia San Pietro apostolo in San Pietro all'Olmo
Parrocchia Santi Giacomo e Filippo in Cornaredo
Articolo del Parroco

Non si trova più l'adulto
(dal Parroco)
- ottobre 2024 -


 Seconda parate - ''Non ho l'età per ...''
Non lo dico solo né per primo io: oggi è più difficile di ieri educare perché non ci sono più gli adulti di una volta. Ed educare significa ‘tirar fuori’ l’uomo presente in ogni ragazzo/giovane affinché diventi capace di assumere su di sé il difficile compito di vivere. Viene alla mente l’opera di Michelangelo che estraeva da un blocco di marmo la statua lì già presente. Ma … dove sono oggi i ‘Michelangelo’?
Per la maggior parte dei 50/60enni attuali il non essere più giovani è una maledizione. Guai a chiamarli ‘signor/a’ e non desiderano che si dia del ‘lei’, anzi preferiscono il contrario ‘perché altrimenti mi fan sentire vecchio’ affermano esplicitamente. Questa è una brutta notizia: ci manca l’adulto.
D’altra parte, fino alla fine degli anni ’80 (circa, s’intende) i giovani desideravano diventare adulti autonomi, indipendenti, da lì in poi il problema e obiettivo primario è consistito nel rimanere giovane, un ideale esistenziale.
Domanda: “come educare chi non vuol crescere ma vuole rimanere tale?” Rimanere, sentirsi e mostrarsi giovani è diventato oggi quasi un diritto inalienabile.
A questo stato di cose i ‘social’ hanno offerto un notevole contributo: ciò che conta è essere visti, notati, si badi non stimati e ammirati, presi a modello dai giovani perché ‘se non sei visto non esisti’. L’invisibilità è il nemico numero uno, da vincere a tutti i costi con linguaggio, abbigliamento, stile di vita … che spesso scende nel ridicolo.
E la vecchiaia? Sembra non esistere più, tant’è che vige diffusamente il detto: ‘si diventa vecchi solo dopo la morte’.
Conseguenza e conferma di quanto sopra:
  • Giovanilismo, ossia il rimanere attaccati alla giovinezza e il rinviare scelte responsabili che fanno crescere umanamente. L’incapacità di accettare e vivere all’altezza della propria età’, illudendosi di essere ancora ‘ragazzi’.
  • Adulti che amano più la giovinezza che i giovani d’età ai quali non si trasmette la propria esperienza di vita.
  • Il nichilismo: anche se ci sforziamo la vita non è solo divertimento perché c’è dell’altro che chiede di essere affrontato e caricato di senso. Diversamente la vita appare insopportabile perché priva di senso appunto.
  • Che fare?
    Un tentativo di risposta la rinviamo alla prossima settimana ….

     
    da ''InCammino Insieme'' n. 40 del 20 ottobre 2024
     
     
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    ottobre 2024
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