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Da adulti di fronte ai giovani
(dal Parroco - terza parte)
- dicembre 2024 -
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Premessa: ci riferiamo alle persone più avanti negli anni, a quelli della mia età e oltre,
per lo più nonni. Quale testimonianza possiamo offrire alla nostra età.
L’importanza dei nonni nella custodia dei nipoti è fuori discussione; cerchiamo di
andare oltre.
Abbiamo a che fare per la prima volta , in Italia, con una generazione di adulti,
genitori e non, dai 40 ai 60 anni circa, incredula, che non si pone contro ma che sta
vivendo senza Dio e, soprattutto, senza la Chiesa come comunità, preferendo altre
forme di religiosità (vedi sette religiose o feste tipo Halloween) e di aggregazione
(club, contatti via social media)
Dove abbiamo sbagliato?
Probabilmente non siamo riusciti a trasmettere una testimonianza viva e concreta
della bellezza della fede in Dio e la sua pertinenza con la vita quotidiana, limitandoci
più a una tradizione e a forme esteriori di espressione della fede ma non incidenti né
attraenti. In tal modo si è inceppata la ‘cinghia di trasmissione’ della fede.
Un ricordo personale: mio nonno partecipava alla Messa una volta terminata l’omelia,
perché la sentiva estranea alla sua vita. Diceva: “ Cosa c’entra con la mia vita? Cosa
mi cambia la fede? “. Forse con tutta la nostra buona volontà non siamo riusciti a
rispondere in modo soddisfacente e convincente ai nostri figli, che si e ci ponevano le
stesse domande.
Che fare oggi?
Siamo anziani per l’età anagrafica ma non vecchi perché siamo contenti di vivere la
nostra età, anche se non si fanno più le cose di una volta. Meglio così.
Ha scritto G. Cucci (gesuita e filosofo) in un articolo di qualche anno fa: ‘Si resta
sempre più colpiti dall’appiattimento generazionale che vede ragazzi, giovani e adulti
accomunati da una medesima dinamica nel modo di vestire, parlare, comportarsi ma
soprattutto nelle relazione e negli affetti essi rivelano spesso le medesime difficoltà al
punto che risulta difficile comprendere chi di essi sia veramente l’adulto’.
Se vogliamo veramente il bene dei nostri figli e nipoti, dimostriamo loro, ogni giorno,
che la vita è bella ad ogni età ma va vissuta e rispettata per quella che è: ciò permette
di essere anziani fuori ma ‘giovani’ dentro.
Continua….
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da ''InCammino Insieme'' n. 46 del 1° dicembre 2024
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novembre 2024 pg. 41813 - gr.24000 |
- invio alla redazione di segnalazioni su questa pagina - www.comunitasantiapostoli.it/par/dd/dd_251129_adulti.asp |