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Via Crucis a Gerusalemme

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la Via Crucis
a Gerusalemme

a Gerusalemme i nomi delle strade sono indicati in tre lingue: ebraico, arabo e inglese; qui all'inglese è stato preferito il latino
a Gerusalemme - la via Dolorosa
Ogni venerdì pomeriggio i Francescani della Custodia di Terra Santa percorrono la Via Dolorosa con una Via Crucis alla quale partecipano anche fedeli locali e pellegrini; a guidarla è il Custode di Terra Santa oppure uno dei suoi collaboratori. La processione prende avvio dal grande cortile della scuola islamica di El-Omariye, situata nell'angolo nord-occidentale della Spianata delle Moschee, spianata dove un tempo si trovava il Tempio degli Ebrei (distrutto una prima volta dai Babilonesi di re Nabucodonosor nel 560 a.C., ricostruito e nuovamente distrutto dai Romani nel 70 d.C.; ora al suo posto si trova una importante moschea - la Cupola della Roccia - che con la sua cupola dorata domina il panorama della città).

dal cortile della scuola
All'epoca di Gesù dove ora si trova quella scuola sorgeva la Torre Antonia, una sorte di fortezza dei Romani della guarnigione nella quale veniva Ponzio Pilato per le sue mansioni di Prefetto della Giudea (non la sua residenza, che era invece a Cesarea Marittima). Qui, nella Torre Antonia, si ritiene essere avvenuto il "giudizio" nei confronti di Gesù. Da qui è cominciato il Suo percorso verso il Calvario
Il percorso della Via Crucis si snoda in gran parte nel quartiere mussulmano della "città vecchia" (gli altri sono il cristiano, l'ebraico e l'armeno) e si conclude con le ultime Stazioni all'interno della Basilica del Santo Sepolcro, proprio sul Calvario e presso l'Edicola del Sepolcro. Il Calvario (o Gòlgota che dir si voglia) in quel tempo era fuori dalle mura della città (ora è all'interno, per via che nei secoli le mura hanno subito molte modifiche, anche di tracciato).
le Stazioni sono segnate da targhe,
lapidi o anche altarini o cappelle
Celebrazioni simili si svolgono tutti i giorni per iniziativa di gruppi di pellegrini che seguono anch'essi la via che si ritiene essere stata percorsa da Gesù dalla condanna al Calvario. I pellegrini sovente sono preceduti lungo il cammino da una croce portata da alcuni di loro; in questi casi l'inizio non può essere nel cortile della scuola islamica - non accessibile - ma si parte dal vicino complesso francescano dove assieme allo Studium Biblicum Franciscanum si trovano le due piccole chiese "della Flagellazione" (sorta su resti di epoca crociata) e "della Condanna e Imposizione della Croce"); anche la conclusione del percorso spesso non si trova all'interno della Basilica del Santo Sepolcro (sempre molto affollata) bensì sul tetto di una delle cappelle che ne fanno parte.
la chiesa "della flagellazione" e l'immagine di Gesù caricato della Croce, nella Chiesa della Condanna

   
un gruppo di pellegrini (anche Cornaredesi)

il tetto dove si celebrano le ultime Stazioni è anche cortile per un gruppo di monaci etiopi - modestissimi, che qui hanno le loro piccole celle (le porticine verdi).
L'esperienza è unica. La Via Crucis è una preghiera, e il percorso che se ne fa in mezzo alla folla di quelle stradine, alla confusione delle bancarelle, al vociare dell'animata vita del quartiere (mussulmano) in parte distraggono un po', soprattutto chi è alla prima esperienza. Ma anche questa ambientazione - tutta particolare - concorre a lasciare una memoria indelebile nei fortunati che hanno modo di vivere questo momento.


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febbraio 2024
pg. 7050
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