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Come educare…. terza parte
virus da evitare (dal Parroco)
- febbraio 2024 -
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(testo del 2023)
1. avere timore che il figlio non ce la faccia e dunque aiutarlo anche quando non è
necessario e lui non lo chiede. Ciò gli impedisce di impegnarsi e di essere soddisfatto
del proprio impegno.
2. il poverino: visto come semplicemente sfortunato o vittima di una sorte ingiusta o di
una cattiva compagnia. In tal caso il genitore diventa più disponibile a sorvolare sulle
responsabilità del figlio e a giustificarlo sempre.
3. la paura di sentirsi dire “sei cattivo”, frase che colpisce nell’animo e zittisce quei
genitori che fanno di tutto per risultare simpatici e graditi ai propri figlio. Viva i
genitori ‘intelligenti’ e liberi che sanno rispondere a tono con sorprendente franchezza.
4. il desiderio che il figlio ‘non soffra ciò che ho vissuto io’. Certo dipende da ciò a cui ci
si riferisce ma il valore della fatica, del sudore e del sacrificio va trasmesso e chiesto
anche a lui, perché nella ‘ bambagia’ non si cresce.
5. ”tu sei tutta la mia vita”: rischio particolarmente presente nelle coppie separate
come tentativo di superare il senso di colpa nei confronti del figlio. Meglio dire: "tu puoi contare su di me ma ci sono anche altre persone a cui io devo pensare". Ciò è più reale ed obiettivo.
6. voler essere amici dei propri figli. Clamoroso errore educativo e cosa impossibile da
realizzare. Un figlio ha bisogno di una figura adulta e matura con cui confrontarsi e a
cui guardare per poter crescere e diventare grande. Gli amici se li sceglie lui
liberamente e con loro trascorrerà il tempo libero; a loro potrà rispondere anche
volgarmente, con i suoi genitori non gli è concesso pena la perdita di ogni rapporto
educativo.
7. porre il figlio prima e sopra il coniuge. La priorità va concessa al proprio coniuge e il
figlio impara ad amare e a rapportarsi con l’altro sesso dal rapporto che i suoi genitori
instaurano tra di loro. Episodio di questi giorni: una ragazza ventenne a tavola dice:
“io voglio trovare un fidanzato che mi rispetti come mio papà fa con la mamma”. Al
papà in quel momento luccicavano gli occhi: più bel complimento di così!
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da ''InCammino Insieme'' n. 9 del 25 febbraio 2024
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febbraio 2024 pg. 41649 - gr.24000 |
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